Sono celiaco…e adesso?

Serata dedicata alla celiachia alla Pizzeria Tranquilli, Pianello d'Ostra, Ancona

Sono celiaco…e adesso?

I primi di dicembre 2022 nella nostra pizzeria abbiamo ospitato una serata dedicata interamente alla celiachia. Grazie al prezioso intervento della Dott.ssa Laura Diodovich, Professionista AFC dell’AiC Marche che ha introdotto ai partecipanti (intervenuti numerosi con nostra immensa soddisfazione) il mondo della celiachia, un mondo conosciuto purtroppo solo da chi vive questa malattia in prima persona oltre a chi ovviamente la condivide in modo indiretto: parenti, partner e amici.serata celiachia pizzeria tranquilli

La celiachia, ha spiegato la Dott.ssa Diodovich, non è una moda come molte persone hanno creduto per tanti anni, ma una vera e propria patologia riconosciuta che provoca un’infiammazione cronica dell’intestino tenue scatenata dall’ingestione di glutine, questo accade in soggetti geneticamente predisposti.

Stiamo parlando di una malattia riconosciuta dallo stato con la legge 123/2005, giusto per quantificare il divario tra celiachia e una “normale” intolleranza.

Trenta anni fa questo disturbo era spesso sottovalutato e percepito con superficialità credendo che la sindrome avesse diversi gradi di tolleranza…non è così. Non esistono gradi differenti di celiachia, solo due tipologie di persone che ne soffrono: il sintomatico e l’asintomatico.

È inoltre sbagliato credere che l’assenza di sintomi nel celiaco non procuri seri danni, infatti il consumo inconsapevole e non diagnosticato o peggio ignorato di alimenti contenenti glutine causa disturbi nel tempo a volte irreversibili.

Agli esordi delle prime diagnosi il celiaco era considerato una mosca bianca, quindi poteva scegliere solo tra due marche di pasta e pochi prodotti privi di glutine.

Spesso la sua dieta era composta da patate, riso, mais e difficilmente poteva permettersi di mangiare fuori casa, infatti ristoranti, bar o pizzerie disposti ad impegnarsi nel servire pietanze gluten free non si trovavano.

serata celiaci pizzeria tranquilliIl motivo? Brutto dirlo, ma oltre ad una scarsa informazione, il motivo principale era dovuto ad una esigua fetta di potenziali clienti, una percentuale troppo poco appetibile per giustificare i costi di adeguamento degli ambienti in cucina o correre rischi che avrebbero messo a repentaglio la salute del cliente celiaco in primis e la reputazione del locale di conseguenza.

Oltre a tali restrizioni alimentari chi era celiaco doveva scontrarsi con un forte pregiudizio sociale, di chi non avendo problemi alimentari doveva adeguarsi alle esigenze di chi non poteva farne a meno, non certo per moda ma per salute.

Frasi come “Se gli fa tanto male che stesse a casa”, “Sei intollerante poco o tanto?”, “la nostra cucina è pulita ma non possiamo garantire…se ti va bene uguale vedi tu!” ormai sono diventate tristemente storiche.

Pensate che una mollica di pane di mezzo grammo contiene già 0,5 mg di glutine, come spiegato dalla Dott.ssa Diodovich, e 10 mg di glutine al giorno è il limite massimo che un celiaco può assumere per non avere danni alla propria salute… stiamo parlando di 20 molliche di pane!

Quando la Pizzeria Tranquilli era solo un’idea nelle nostre menti, non sognavamo come sarebbero stati gli arredi, né avevamo previsto tutte le innovazioni apportate nel tempo come l’area bimbi o il fasciatoio nei bagni. Le sola cose che avevamo in mente era realizzare un prodotto diverso che potessero gustare tutti, nessuno escluso.

Per questo pur non conoscendo la celiachia in prima persona sentivamo l’esigenza di prepararci a quella che sarebbe stata una cucina che non escludesse nessuno, vegani, vegetariani, celiaci.

Per questo siamo orgogliosi di aver ospitato una serata tanto importante, ancora di più nell’esserci associati all’AIC già dai primi anni e nell’essere diventati NOI compatibili con tutti i nostri clienti, si perché per troppo tempo, troppe persone si sono sentite incompatibili con la cucina di molti ristoranti e questo NON lo troviamo giusto.

Soprattutto non finiremo mai di ringraziare Laura Diodovich, Dottoressa Professionista AFC dell’AiC Marche che ci guida e supporta con aggiornamenti e preziosi consigli.



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